E' pieno di vita, di attività il mercato del sabato di Pec, o piuttosto di Peja, come la chiamano i kosovari albanesi. Per gli uomini dell'LMT – il reparto di KFOR che si occupa di curare i rapporti con la comunità locale – è un buon momento per tenere vivi i contatti – per sondare gli umori della popolazione. Il centro della città – tappezzato di manifesti elettorali - è off-limits per la comunità serba; ovunque il simbolo dell'orgoglio albanese, la vera bandiera del Kosovo post-bellico. Quella ufficiale, anonima, che non scalda i cuori, la si trova solo di fronte al municipio, di fianco a quella americana. Kosovo e Metohija la provincia che i serbi continuano a rivendicare. L'LMT, con un'opera paziente di persuasione, contribuisce a evitare episodi di violenza – in questa zona - ai danni della comunità uscita perdente dal conflitto. Da qualche anno le truppe di KFOR non presidiano più questa zona: povera, segnata dalla guerra. Eppure non si sono più verificati incidenti, grazie anche alla mediazione dell'LMT. Altrove – purtroppo - non è così.
dall'inviato Gianmarco Morisini
dall'inviato Gianmarco Morisini
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