Nella chiesa di Borgo la messa per il Natale ortodosso, il primo in tempi di guerra, alla presenza del vescovo di San Marino Montefeltro, Mons. Andrea Turazzi, che ha celebrato con la comunità ucraina cattolica di rito bizantino. Ci sono soprattutto donne e bambini, ed è proprio l'emozione impaziente dei più piccoli a fare sentire aria di festa. Quella più attesa e che il calendario giuliano fa slittare- per la chiesa Cattolica Apostolica Ortodossa – al 7 gennaio. Le donne, ci confidano, hanno il cuore altrove: a casa, al fronte A Natale gli ortodossi usano offrire candele e germogli di grano. Riti e celebrazioni festeggiate da sempre a San Marino, da donne che vivono e lavorano qui, ma che quest'anno è particolarmente sentito: il Titano ha accolto quasi 400 profughi e 120 sono ancora ospiti all'interno dei confini, nelle famiglie. Ci sono 44 bambini a San Marino, ed in molti oggi in chiesa, subito dopo la celebrazione, hanno partecipato ad uno spettacolo che ha messo in scena la rappresentazione della natività. Un momento di pace e speranza, sullo sfondo di un conflitto che insanguina il cuore dell'Europa da quasi un anno. “Il nostro Natale è soprattutto spiritualità” dice Oksana Bazavliak, che ha curato lo spettacolo con i bambini “quest'anno in modo particolare ogni persona in questa chiesa ha il cuore gonfio. Lo lasciamo intravedere appena tutto il nostro dolore. Speriamo nella pace”
Nel video la sua intervista.