Uno scrigno digitale contenente i segreti e le storie di Niccolò Machiavelli: consultabile da tutti attraverso un touch screen, è stato attivato ieri nel cortile di Palazzo Vecchio, a Firenze, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla stesura del Principe. La postazione è stata realizzata nell'ambito del progetto Florence Heritage dell'ufficio Unesco del Comune di Firenze e costituisce una delle tante iniziative organizzate nel capoluogo toscano per ricordare il celebre trattato di politologia. Tra queste, due convegni, tenuti in Palazzo Vecchio, sulla figura del fondatore della moderna scienza politica, ed una mostra, allestita nei locali della Biblioteca nazionale. Tutte e tre sono state curate dal comitato promotore delle celebrazioni per i 500 anni del Principe, presieduto da Valdo Spini: a dare il via alle celebrazioni stesso Spini, aprendo il primo dei due convegni a Palazzo Vecchio nel salone dei Cinquecento, al quale hanno preso parte, oltre a numerosi studiosi, anche gli assessori alla cultura, regionale e comunale, Cristina Scaletti e Sergio Givone. "Quello che ci consegna l'autore de Il Principe, nella vita di tutti i giorni, nell'impegno politico e civile, nelle funzioni che accompagnano la nostra attività di governo regionale, è il richiamo alla grande politica, alla buona politica fondata su leggi veramente uguali per tutti, sulla tutela dei diritti e la realizzazione del bene comune - ha detto Scaletti -. Oggi è un nostro preciso dovere contribuire al dibattito aperto da Machiavelli sull'etica della politica in un evidente momento di crisi, anche per cercare di superare la troppa improvvisazione che in Italia riesce purtroppo a marginalizzare la cultura". Givone ha invece invitato a liberarsi del "luogo comune che vede Machiavelli come l'inventore del deteriore fenomeno del machiavellismo: in realtà - ha aggiunto - con la sua opera l'autore del Principe ha avuto il merito di puntare la luce sulle numerose contraddizioni della natura umana".
Riproduzione riservata ©