Una lettera inviata a tutti i partiti per riportare l’attenzione sull’ azienda dei servizi. È firmata da una 80ina di dipendenti. Chiedono se la privatizzazione sia ancora un obiettivo, oppure si voglia dare una prospettiva di sviluppo dotando l’azienda di autonomia, responsabilità e gestione del personale, per avvicinarla sempre di più a una gestione di tipo privato, ma di proprietà pubblica. I firmatari ricordano l’importanza dell’Aass e gli interessi economici che potrebbe generale a discapito della collettività, ragion per cui chiedono una risposta scritta da ogni singola forza politica prima di andare alle urne. 'Una lettera aperta, scritta in autonomia - replicano i vertici aziendali - indirizzata alle vere protagoniste di questa scelta per il paese, cioè le forze politiche. Il consiglio di amministrazione non potrà che prendere atto della scelta del governo che si insedierà, senza entrare nel merito. La legge parla di trasformazione societaria non di privatizzazione'. Il Cda, dal suo insediamento a ottobre ad oggi, ha affrontato l’ordinaria amministrazione dell’azienda senza toccare l’argomento.
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