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Processo d’appello per il 53enne sammarinese che abusò sessualmente della figlia adottiva

2 mar 2007
Un’udienza durata quasi quattro ore, al termine della quale il giudice per le appellazioni Massimo Nobili, ha deciso di prendersi un periodo massimo di tre mesi, per emettere la sentenza. L.R., queste le iniziali dell’imputato, era assente. A difenderlo in aula l’avvocato Moreno Maresi che ha chiesto l’assoluzione. Il procuratore del fisco, Roberto Cesarini, ha invece chiesto l’inasprimento della pena, passando dai 5 anni della sentenza di primo grado, ai 6 anni e mezzo. Tutte le parti civili, in appello, si sono ritirate in seguito al risarcimento del danno da parte dell’imputato. L’uomo, 53 anni, nel 2002, ebbe rapporti sessuali con la figlia minorenne che aveva adottato. La ragazzina rimase incinta e partorì una bimba che ora ha quattro anni. La giovane madre, insieme alla figlioletta e al fratello della minorenne vittima dell’abuso, ora vivono lontano da san marino, in un luogo riservato. L’autore del misfatto è stato lasciato anche dalla moglie, una volta venuta a conoscenza degli abusi sulla figlia adottata

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