Il giudice per i rimedi straordinari in materia penale ripercorre le ragioni avanzate da Vittorio Ceccarini nell’istanza di astensione ritenendo sussistenti le ragioni di opportunità. “La serenità di giudizio del Magistrato - sottolinea Stefano Canestrari - costituisce un aspetto essenziale dell’attività giurisdizionale”. Ceccarini ha illustrato, in modo circostanziato, come questa serenità sia progressivamente venuta meno a causa di fattori indipendenti dalla correttezza del suo operato, eppure tali da compromettere l’atteggiamento di neutralità e distacco che costituisce il presupposto minimo per lo svolgimento del processo. “La richiesta di astensione - scrive Canestrari - merita di essere accolta anche nella parte in cui si pone l’accento sul fatto che attualmente – in riferimento al processo Biagioli – non pare più riscontrabile quell’atteggiamento di fiducia nei confronti del giudice che costituisce una naturale pre-condizione della corretta e serena definizione di ogni processo”.
Canestrari sottolinea come i riflessi polemici suscitati dai supposti rapporti di amicizia del Commissario della Legge Ceccarini con l’imputato Carlo Biagioli, abbiano sollevato conseguenze rilevanti sul piano istituzionale e dell’opinione pubblica. “Il processo Biagioli - aggiunge - appare attualmente contrassegnato da preoccupanti tensioni” che si auspica potranno essere superate assegnandolo ad un altro Magistrato. “Un giudice - conclude Canestrai - il quale non solo effettivamente sia ma altresì appaia alle istituzioni e all’opinione pubblica, pienamente “sereno” rispetto all’oggetto della decisione”.
Il fascicolo del Processo Biagioli verrà ora trasmesso al Magistrato dirigente del Tribunale che deciderà a chi affidarlo.
Sonia Tura
Canestrari sottolinea come i riflessi polemici suscitati dai supposti rapporti di amicizia del Commissario della Legge Ceccarini con l’imputato Carlo Biagioli, abbiano sollevato conseguenze rilevanti sul piano istituzionale e dell’opinione pubblica. “Il processo Biagioli - aggiunge - appare attualmente contrassegnato da preoccupanti tensioni” che si auspica potranno essere superate assegnandolo ad un altro Magistrato. “Un giudice - conclude Canestrai - il quale non solo effettivamente sia ma altresì appaia alle istituzioni e all’opinione pubblica, pienamente “sereno” rispetto all’oggetto della decisione”.
Il fascicolo del Processo Biagioli verrà ora trasmesso al Magistrato dirigente del Tribunale che deciderà a chi affidarlo.
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