Dopo tre giorni di udienze, si è chiuso il processo mano regie: con la condannata da parte del Commissario della Legge Vittorio Ceccarini dell’ex ufficiale giudiziario Daniela Forcellini, accusata di aver trafugato procedure di mano regia per oltre 185mila euro. E’ stata giudicata colpevole e condannata a 3 anni e 4 mesi di prigionia, e all’interdizione dai diritti civili e politici per 5 anni. Il giudice l’ha condannata altresì al risarcimento del danno nei confronti dell’Eccellentissima Camera che si era costituita parte civile, già quantificato in una provvisionale di 185.593,43 euro, ossia l’intera somma accertata e contestata alla Forcellini. Le altre parti civili verranno risarcite in sede di causa civile.
Condannata per omissione d’atti d’ufficio anche il Cancelliere del Tribunale Barbara Montanari alla multa a giorni, per giorni 3 pari a 45 euro. Gli avvocati difensori di Daniela Forcellini e Barbara Montanari hanno comunque già annunciato di voler presentare ricorso contro la sentenza.
Una condanna dunque pesante per l’ex ufficiale giudiziario, nonostante i suoi avvocati difensori, Maria e Lucia Selva, avessero chiesto di tener conto della confessione utile e spontanea resa dall’imputata, e dalle sue diminuite capacità di intendere e di volere causatele dal gioco del lotto. La donna aveva infatti rubato le mano regie per rifarsi delle perdite al gioco. Su questo particolare si era soffermato anche il procuratore del fisco Raimondo Fattori, che nella sua arringa aveva parlato del “demone del gioco”, definito la causa scatenante degli atti compiuti da Daniela Forcellini, che l’hanno portata a rovinare economicamente se stessa e i membri della sua famiglia.
Condannata per omissione d’atti d’ufficio anche il Cancelliere del Tribunale Barbara Montanari alla multa a giorni, per giorni 3 pari a 45 euro. Gli avvocati difensori di Daniela Forcellini e Barbara Montanari hanno comunque già annunciato di voler presentare ricorso contro la sentenza.
Una condanna dunque pesante per l’ex ufficiale giudiziario, nonostante i suoi avvocati difensori, Maria e Lucia Selva, avessero chiesto di tener conto della confessione utile e spontanea resa dall’imputata, e dalle sue diminuite capacità di intendere e di volere causatele dal gioco del lotto. La donna aveva infatti rubato le mano regie per rifarsi delle perdite al gioco. Su questo particolare si era soffermato anche il procuratore del fisco Raimondo Fattori, che nella sua arringa aveva parlato del “demone del gioco”, definito la causa scatenante degli atti compiuti da Daniela Forcellini, che l’hanno portata a rovinare economicamente se stessa e i membri della sua famiglia.
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