Il processo Vatileaks contro i due presunti “corvi” che, dal Vaticano, avrebbero passato notizie riservate a due giornalisti, potrebbe finire entro il mese di giugno. Se si concludesse con una condanna per gli imputati, sarebbe la prima inflitta a due giornalisti italiani.
Con la prossima udienza del 14 giugno dovrebbe terminare la fase dibattimentale del processo Vatileaks, iniziato lo scorso novembre e che sembrava dovesse esaurirsi subito entro l'inizio del Giubileo, mentre sta andando avanti da mesi. Ma la fine sembra vicina, perché dopo la fase dibattimentale mancherebbe solo la requisitoria, le arringhe, poi l'ultima riunione di Camera di Consiglio per emettere la sentenza. Altre tre o quattro udienze insomma, e due settimane potrebbero essere sufficienti. Se il processo si concludesse con una sentenza di condanna, nei confronti dei due presunti “corvi” che avrebbero passato notizie riservate, ossia Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Vallejo Balda, e dei due giornalisti che le hanno pubblicate, Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, sarebbe la prima in assoluto nei confronti di due giornalisti italiani, che sono già i primi ad essere stati sottoposti a processo in Vaticano. Fittipaldi, nell'ultima udienza, ha smentito categoricamente che la Chaouqui ricevesse i pdf dei suoi articoli prima che uscissero in edicola.
“Non ho mai anticipato a chicchessia i miei lavori all'Espresso”, ha detto il giornalista, che ha aggiunto “anzi, nel mio gruppo sono state licenziate persone che hanno anticipato ad altri i loro articoli, e secondo me giustamente”.
Francesca Biliotti
Con la prossima udienza del 14 giugno dovrebbe terminare la fase dibattimentale del processo Vatileaks, iniziato lo scorso novembre e che sembrava dovesse esaurirsi subito entro l'inizio del Giubileo, mentre sta andando avanti da mesi. Ma la fine sembra vicina, perché dopo la fase dibattimentale mancherebbe solo la requisitoria, le arringhe, poi l'ultima riunione di Camera di Consiglio per emettere la sentenza. Altre tre o quattro udienze insomma, e due settimane potrebbero essere sufficienti. Se il processo si concludesse con una sentenza di condanna, nei confronti dei due presunti “corvi” che avrebbero passato notizie riservate, ossia Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Vallejo Balda, e dei due giornalisti che le hanno pubblicate, Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, sarebbe la prima in assoluto nei confronti di due giornalisti italiani, che sono già i primi ad essere stati sottoposti a processo in Vaticano. Fittipaldi, nell'ultima udienza, ha smentito categoricamente che la Chaouqui ricevesse i pdf dei suoi articoli prima che uscissero in edicola.
“Non ho mai anticipato a chicchessia i miei lavori all'Espresso”, ha detto il giornalista, che ha aggiunto “anzi, nel mio gruppo sono state licenziate persone che hanno anticipato ad altri i loro articoli, e secondo me giustamente”.
Francesca Biliotti
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