Dopo oltre 8 mesi di udienze si è concluso con l'assoluzione dei giornalisti italiani e pene ridotte, il processo Vatileaks istruito sulla diffusione di documenti riservati.
Sarebbe stata una condanna eclatante, quella dei giornalisti italiani Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, da parte del Vaticano, che li avrebbe giudicati colpevoli di aver riportato delle notizie. Così, l'assoluzione in parte attesa, è arrivata, ma solo per incompetenza territoriale, poiché tutto quello che hanno fatto non è stato compiuto in Vaticano. 18 mesi di reclusione invece a monsignor Lucio Vallejo Balda, a Francesca Immacolata Chaouqui 10 mesi, con pena sospesa, assolti dal reato associativo ma ritenuti colpevoli di aver divulgato documenti riservati. Prosciolto anche l'ex collaboratore di Balda, Nicola Maio. Per i due giornalisti, il Vaticano è stato “coraggioso, e la sentenza è la dimostrazione di un passo indietro intelligente”. Nuzzi ha parlato di “giornata storica”, Fittipaldi invece ha voluto sottolineare come “questo processo medioevale in realtà non andasse proprio istruito”. L'ex pr Francesca Chaouqui, che nell'ultima udienza è scoppiata più volte in lacrime, valuterà se ricorrere in appello.
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Sarebbe stata una condanna eclatante, quella dei giornalisti italiani Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, da parte del Vaticano, che li avrebbe giudicati colpevoli di aver riportato delle notizie. Così, l'assoluzione in parte attesa, è arrivata, ma solo per incompetenza territoriale, poiché tutto quello che hanno fatto non è stato compiuto in Vaticano. 18 mesi di reclusione invece a monsignor Lucio Vallejo Balda, a Francesca Immacolata Chaouqui 10 mesi, con pena sospesa, assolti dal reato associativo ma ritenuti colpevoli di aver divulgato documenti riservati. Prosciolto anche l'ex collaboratore di Balda, Nicola Maio. Per i due giornalisti, il Vaticano è stato “coraggioso, e la sentenza è la dimostrazione di un passo indietro intelligente”. Nuzzi ha parlato di “giornata storica”, Fittipaldi invece ha voluto sottolineare come “questo processo medioevale in realtà non andasse proprio istruito”. L'ex pr Francesca Chaouqui, che nell'ultima udienza è scoppiata più volte in lacrime, valuterà se ricorrere in appello.
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