Il dolore è un campanello d’allarme, ci dice che qualcosa non và. Ma una volta individuato il problema, continuare a soffrire è inutile e dannoso. Questo si propone il progetto “Ospedale senza dolore”: eliminare il dolore inutile, che limita il paziente e gli impedisce una vita normale. Utilizzare farmaci antidolorifici ed antinfiammatori però, non sempre porta ai risultati sperati: ogni farmaco ha infatti una sua dose tetto, oltre la quale non si dovrebbe mai andare, perché aumentare i dosaggi significa esporre i pazienti a rischio di patologie collaterali.
La ricerca ha fornito dati interessanti. Nel 2007 si calcola che tutti i pazienti abbiano seguito, in media, 14,7 giorni all’anno di terapia antidolorifica, coi farmaci più comuni, come aspirina, voltaren, brufen. Sono state consegnate dalle farmacie 34.447 confezioni di analgesici, per una spesa di 110.668 euro. C’è poi la prescrizione di farmaci gastroprotettori, necessari per proteggere lo stomaco, messo a dura prova dagli antidolorifici: in un anno ne sono stati prescritti 76.839. E’ però emerso che 57 pazienti, da febbraio a novembre di quest’anno, sono stati sottoposti a gastroscopia per problemi allo stomaco, causati dagli antinfiammatori. Ciò vuol dire che questi pazienti hanno ricevuto il doppio degli antidolorifici rispetto alla media, e non sono stati curati correttamente coi necessari gastroprotettori.
Francesca Biliotti
La ricerca ha fornito dati interessanti. Nel 2007 si calcola che tutti i pazienti abbiano seguito, in media, 14,7 giorni all’anno di terapia antidolorifica, coi farmaci più comuni, come aspirina, voltaren, brufen. Sono state consegnate dalle farmacie 34.447 confezioni di analgesici, per una spesa di 110.668 euro. C’è poi la prescrizione di farmaci gastroprotettori, necessari per proteggere lo stomaco, messo a dura prova dagli antidolorifici: in un anno ne sono stati prescritti 76.839. E’ però emerso che 57 pazienti, da febbraio a novembre di quest’anno, sono stati sottoposti a gastroscopia per problemi allo stomaco, causati dagli antinfiammatori. Ciò vuol dire che questi pazienti hanno ricevuto il doppio degli antidolorifici rispetto alla media, e non sono stati curati correttamente coi necessari gastroprotettori.
Francesca Biliotti
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