La decisione della proroga dalla segreteria all’Industria e dall’Azienda dei servizi.
La campagna di sensibilizzazione ha dunque funzionato, la flessione c’è stata. Se a luglio 2003 i consumi erano stati di 400mila metri cubi, lo scorso luglio sono scesi fino a 250mila.
Alcuni grandi utenti, purtroppo, persistono nei loro consumi esorbitanti. Almeno 30-40 di loro hanno continuano a consumare più del dovuto, e hanno ricevuto bollette con tariffe maggiorate: hanno pagato fino a duemila euro al mese.
Contenute, invece, le sanzioni: in due mesi ne sono state elevate non più di una ventina.
Il consumo medio giornaliero di acqua è stato, anche ad agosto, tra i 9 e i 10mila metri cubi: il più alto in assoluto si è registrato il 4 luglio, con 12.500 metri cubi consumati in una giornata. Quello più basso il 12 agosto, con 7.677 metri cubi.
Il segretario all’Industria ha ribattuto anche alle accuse rivolte da alcune forze politiche: “Qualcuno – ha detto – è arrivato perfino a chiedere le elezioni anticipate per l’emergenza idrica. Il piano era partito l’anno scorso, ma il problema è che in questo settore c’è un ritardo di anni”. E allo studio c’è anche un’altra ipotesi, quella di prelevare l’acqua direttamente dal fiume Po.
La campagna di sensibilizzazione ha dunque funzionato, la flessione c’è stata. Se a luglio 2003 i consumi erano stati di 400mila metri cubi, lo scorso luglio sono scesi fino a 250mila.
Alcuni grandi utenti, purtroppo, persistono nei loro consumi esorbitanti. Almeno 30-40 di loro hanno continuano a consumare più del dovuto, e hanno ricevuto bollette con tariffe maggiorate: hanno pagato fino a duemila euro al mese.
Contenute, invece, le sanzioni: in due mesi ne sono state elevate non più di una ventina.
Il consumo medio giornaliero di acqua è stato, anche ad agosto, tra i 9 e i 10mila metri cubi: il più alto in assoluto si è registrato il 4 luglio, con 12.500 metri cubi consumati in una giornata. Quello più basso il 12 agosto, con 7.677 metri cubi.
Il segretario all’Industria ha ribattuto anche alle accuse rivolte da alcune forze politiche: “Qualcuno – ha detto – è arrivato perfino a chiedere le elezioni anticipate per l’emergenza idrica. Il piano era partito l’anno scorso, ma il problema è che in questo settore c’è un ritardo di anni”. E allo studio c’è anche un’altra ipotesi, quella di prelevare l’acqua direttamente dal fiume Po.
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