Il rombo dei motori sovrasta le proteste in Bahrein, anche se il circo sportivo e mediatico del Gran Premio di Formula Uno, ha riportato per tre giorni l'attenzione del mondo sulle proteste popolari dei musulmani sciiti. Le gradinate del circuito sono rimaste semivuote. Il re del Bahrain è quindi riuscito solo in parte nell'intento di dimostrare che nel regno è "tornata la normalità" dopo più di un anno di violenze e tensioni. Tant'é che proprio ieri ha nuovamente promesso "riforme" e un "dialogo sincero" con l'opposizione, dominata dalla piazza sciita che costituisce la maggioranza della popolazione. Promesse analoghe però, sono state finora sempre disattese. Gli scontri, nel frattempo, continuano, in alcuni casi violenti, tra manifestanti e forze di sicurezza in diverse località sciite del Paese.
Riproduzione riservata ©