Una lettera di protesta arriva sul tavolo del Segretario alla Sanità. Francesco Nanni, sammarinese, soffre di asma allergica dovuta ai pollini delle piante, ma il suo medico di base gli comunica che il farmaco solitamente utilizzato non è più mutuabile. E, sempre secondo il medico, non ne esiste un altro simile, con lo stesso principio attivo. Il sammarinese annuncia dunque al Segretario Rossini che acquisterà il farmaco, ma in Italia, poiché a San Marino gli risulta essere più caro. “E spero che anche altri sammarinesi seguano il mio esempio”, conclude. Pronta la risposta del segretario alla Sanità, Massimo Rossini: “Indipendentemente dalla lettera di protesta, nella quale non viene riportato il nome del farmaco in questione, dunque non posso sapere a quale categoria appartenga – afferma – la revisione del prontuario avviene periodicamente, e in ogni caso, se fosse stato un farmaco salvavita, sarebbe previsto”. Della stessa idea il direttore dell’Iss Antonio Carattoni, che puntualizza come sia la commissione scientifica a verificare l’uso di nuovi farmaci che entrano in commercio. “La nostra gamma – conclude – contiene tutti i principi attivi e le molecole in grado di curare secondo la medicina convenzionale. I prodotti nebulizzanti, cui forse la protesta fa riferimento, non sono medicinali”.
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