Rimini diventerà la sede di uno dei centri unificati della protezione civile dell’Emilia Romagna e San Marino, grazie al protocollo di collaborazione, ormai prossimo alla firma, entrerà in rete con l’organizzazione italiana, pur mantenendo integre le prerogative tipiche dello stato sovrano. I costi da sostenere per il Titano saranno limitati – fa sapere il Segretario agli interni – a fronte di una più efficace possibilità di intervento in caso di necessità. Il protocollo prevede per gli operatori della protezione civile sammarinese la possibilità di una più qualificata formazione.
Uno dei primi effetti concreti del protocollo potrebbe essere la realizzazione, anche a San Marino, delle schede di rischio per le singole aziende e delle zone geologiche. Una sorta di censimento preciso dei pericoli per poter intervenire, in caso di emergenza, con maggiore celerità ed efficacia. Sul piano concreto, dunque, si amplia la collaborazione già in essere con i Vigili del Fuoco. La bozza di protocollo dalla Segreteria agli interni è passata agli esteri. Verrà in seguito trasmessa alle autorità politico-amministrative d’oltreconfine, dopodichè, per l’attuazione, mancherà solo la firma.
Uno dei primi effetti concreti del protocollo potrebbe essere la realizzazione, anche a San Marino, delle schede di rischio per le singole aziende e delle zone geologiche. Una sorta di censimento preciso dei pericoli per poter intervenire, in caso di emergenza, con maggiore celerità ed efficacia. Sul piano concreto, dunque, si amplia la collaborazione già in essere con i Vigili del Fuoco. La bozza di protocollo dalla Segreteria agli interni è passata agli esteri. Verrà in seguito trasmessa alle autorità politico-amministrative d’oltreconfine, dopodichè, per l’attuazione, mancherà solo la firma.
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