L’agenzia comunitaria del farmaco, l’Emea, ha approvato l’uso del Prozac nei bambini con depressione moderata o grave sopra gli 8 anni. I vantaggi sono stati ritenuti superiori ai rischi. Lo psicofarmaco dovrà essere prescritto però in seconda battuta, solo dopo aver verificato l’inefficacia della psicoterapia, che resta l’intervento di prima scelta. L’iniziativa arriva a distanza di due anni da quella quasi sovrapponibile dell’agenzia americana 'Food and Drug Administration' che aveva autorizzato la prescrizione di quelle pillole dai 7 anni. A San Marino l’uso di questo farmaco è assolutamente limitato. Lo conferma Dario Manzaroli, neurologo, che giudica la scelta europea e americana estremamente grave 'perché - spiega - con questo tipo di approccio hanno medicalizzato una parte consistente di popolazione, la più povera e disadattata. Se arriviamo a dare farmaci ai bambini - afferma - vuol dire che rinunciamo a vivere'. La stima è che l’1% delle adolescenti sopra i 14 anni prendano psicofarmaci, fra i maschi la percentuale è più bassa ma il rischio è che il Prozac venga impiegato senza necessità. L’Emea ha posto condizioni molto stringenti: il farmaco andrà prescritto solo in caso di fallimento di cure psicologiche. Se dopo 9 settimane non ci sono segni di miglioramento, occorrerà sospenderlo.
Riproduzione riservata ©