L’aspetto paradossale della vicenda è che, negli ultimi mesi, la Punto Shop sembrava funzionare. Si sarebbe registrato addirittura un significativo incremento del fatturato. Questo, almeno, è quanto riferiscono dalla CSU, che negli ultimi tempi ha costantemente monitorato la situazione tenendosi in contatto con i dipendenti dell’azienda. I 56 lavoratori stanno ricevendo lo stipendio. Il salario del mese di settembre, nonostante la tempesta che si sta abbattendo sulla Punto Shop, è stato regolarmente versato. Ma con la notifica del decreto esecutivo di fallimento i nodi potrebbero giungere al pettine in brevissimo tempo. “Il fallimento della spa – afferma Enzo Merlini della CSdL – non comporta necessariamente quello della srl. La Punto Shop sta producendo reddito grazie al marchio e al database dei clienti: gli unici beni monetizzabili dell’azienda. I creditori – conclude Merlini - potranno essere soddisfatti solo se l’impresa resterà in vita”. Ma perché ciò sia possibile è necessario l’arrivo di un acquirente. Il segretario di Stato Marcucci ha parlato di un interesse, da parte di alcune aziende, per il know-how della Punto Shop. Contatti informali, al momento.
Gianmarco Morosini
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