Sono 421.509 i cittadini stranieri residenti in Emilia Romagna, al 1° gennaio 2009: il 9,7% della popolazione complessiva, cresciuti di oltre un punto percentuale dall’anno precedente. I comuni che superano il 10% dei residenti stranieri passano dai 22 del 2004 ai 114 del 2008: Galeata, Luzzara, Castel San Giovanni e Rolo i primi nella lista degli emiliano romagnoli. Provengono per lo più da Marocco, Albania e Romania, e cresce il dato dell’Est Europeo in generale. Ancora una volta – rileva il Rapporto Caritas/Migrantes - l’Emilia Romagna si conferma poi la regione con la più elevata incidenza a scuola di iscritti non italiani: 72.606 su un totale di 569.616 alunni. La percentuale sale al 12,7%, un punto percentuale in più dal 2008. Ma l’Emilia Romagna è anche la regione dove i lavoratori stranieri rappresentano il 18,8% del totale, di poco sotto la media delle regioni del nord est (19,3%) e superiore alla media nazionale (15,5%). La percentuale di donne, sull’insieme dei residenti stranieri, supera addirittura il 50% (50,1%). Sul fronte previdenziale i contributi oltrepassano quota 273 milioni di euro, mentre il gettito fiscale versato dai lavoratori stranieri nel 2007 ammonta a più di 365 milioni. Dati che nel complesso fanno dell’Emilia Romagna una delle regioni più impegnate nelle politiche di integrazione, come fattore di coesione sociale. Tra le priorità: alfabetizzazione, mediazione, antidiscriminazione.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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