Il turismo è davvero in crisi? Secondo gli operatori del settore, se così non è poco ci manca. I Democratici, ieri sera al Grand Hotel, hanno provato a sviscerare il tema e proporre soluzioni. Secondo Antonio Carattoni, l'impoverimento turistico a San Marino è stato progressivo, poiché mancano da decenni investimenti seri nel settore. Il presidente dell'Unione Commercianti, Marco Arzilli, ha parlato di situazione insostenibile: 'Non siamo nemmeno riusciti ad imparare dal passato - ha detto -. Negli anni '60 non mancavano iniziative serie a differenza di oggi. La poltiica non crede più nel turismo e questo da 12 anni. Parlo da operatore - aggiunge - non possiamo più aspettare, siamo arrivati al limite e se non cambierà qualcosa non ce ne staremo zitti'.
'Non dovremo limitarci a piangere, piuttosto muoviamoci - è stata l'esortazione di Sergio Michelotti, presidente del Consorzio San Marino 2000 - uniamoci e collaboriamo, cerchiamo d specializzarci, molti di noi si sono inventati ristoratori e albergatore'.
In rappresentanza dell'Osla, Maria Teresa Venturini, ha puntato sul centro storico: 'che deve divenire - ha detto - il nostro iper-mercato a cielo aperto'. Si Segio Gambini, parlamentare dell'Ulivo, sia Massimo Masini, direttore dell'Azienda di Promozione Turistica, hanno puntato sulla collaborazione tra San Marino e la Riviera 'che devono crescere, differenziandosi dalle altre destinazioni turistiche, ormai sempre più numerose e raggiungibili anche a poco prezzo'. Sergio Gambini ha anche spezzato una lancia a favore del casinò 'in Regione non ne sorgeranno due, ma almeno uno deve esserci. Se a San Marino o in Riviera lo decideremo'. Alberto Amati ha infine illustrato il progetto coast-to-coast attualmente allo studio del Ministero delle Attività Produttive italiano. 'San Marino - ha affermato - posta al centro del quadrante Adriatico, può guardare ai mercati dell'est europeo e creare pacchetti integrati con queste regioni turistiche'.
'Non dovremo limitarci a piangere, piuttosto muoviamoci - è stata l'esortazione di Sergio Michelotti, presidente del Consorzio San Marino 2000 - uniamoci e collaboriamo, cerchiamo d specializzarci, molti di noi si sono inventati ristoratori e albergatore'.
In rappresentanza dell'Osla, Maria Teresa Venturini, ha puntato sul centro storico: 'che deve divenire - ha detto - il nostro iper-mercato a cielo aperto'. Si Segio Gambini, parlamentare dell'Ulivo, sia Massimo Masini, direttore dell'Azienda di Promozione Turistica, hanno puntato sulla collaborazione tra San Marino e la Riviera 'che devono crescere, differenziandosi dalle altre destinazioni turistiche, ormai sempre più numerose e raggiungibili anche a poco prezzo'. Sergio Gambini ha anche spezzato una lancia a favore del casinò 'in Regione non ne sorgeranno due, ma almeno uno deve esserci. Se a San Marino o in Riviera lo decideremo'. Alberto Amati ha infine illustrato il progetto coast-to-coast attualmente allo studio del Ministero delle Attività Produttive italiano. 'San Marino - ha affermato - posta al centro del quadrante Adriatico, può guardare ai mercati dell'est europeo e creare pacchetti integrati con queste regioni turistiche'.
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