L’ultimo atto è la delibera assunta dagli avvocati del Titano, stanchi di non ottenere risposte alla richiesta di chiarificazione dai colleghi d’oltreconfine, per una vicenda iniziata un anno fa. I togati italiani non potranno più patrocinarsi a San Marino, quando in passato non solo potevano seguire i casi in territorio, ma addirittura intervenire in sede processuale, cosa non concessa invece ai sammarinesi in Italia. Una disparità che l’Ordine del Titano non ha mai digerito. “Ora di fronte all’ulteriore chiusura di Rimini – dicono – la delibera era un atto dovuto”.
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