L’uomo dice di non conoscere i suoi rapitori e pensa ad uno scambio di persona. L'episodio è avvenuto ieri, intorno a mezzogiorno, quando tre uomini, tutti italiani, gli si sono avvicinati, lo hanno ammanettato e gettato nella sua auto, una Opel Corsa grigia.
Una volta saliti anche loro, sono partiti ed hanno cominciato a prenderlo a pugni in faccia fino a rompergli il setto nasale. Dopo pochi minuti, in una stradina sterrata a destra del semaforo per la Grotta Rossa, lo hanno gettato dal veicolo e sono fuggiti. Forse per la rapidità della manovra, l'auto è però finita in un campo e i tre sono stati raggiunti da un complice a bordo di un altro veicolo.
La versione del 51enne, autista tuttofare di un'azienda edile milanese, non convince la polizia che ha deciso di eseguire degli accertamenti bancari sui conti dell'autista e della ditta per cui lavora.
L'uomo ha escluso la rapina, visto che non manca nulla, ed ha giustificato la presenza in auto di tre valigie dicendo che sono di amici che devono arrivare a Riccione. Per quanto riguarda il suo viaggio sul Titano, dice di essere salito in Repubblica per comprare un orologio.
Una volta saliti anche loro, sono partiti ed hanno cominciato a prenderlo a pugni in faccia fino a rompergli il setto nasale. Dopo pochi minuti, in una stradina sterrata a destra del semaforo per la Grotta Rossa, lo hanno gettato dal veicolo e sono fuggiti. Forse per la rapidità della manovra, l'auto è però finita in un campo e i tre sono stati raggiunti da un complice a bordo di un altro veicolo.
La versione del 51enne, autista tuttofare di un'azienda edile milanese, non convince la polizia che ha deciso di eseguire degli accertamenti bancari sui conti dell'autista e della ditta per cui lavora.
L'uomo ha escluso la rapina, visto che non manca nulla, ed ha giustificato la presenza in auto di tre valigie dicendo che sono di amici che devono arrivare a Riccione. Per quanto riguarda il suo viaggio sul Titano, dice di essere salito in Repubblica per comprare un orologio.
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