Sul rapimento del piccolo Tommaso Onofri c’è il silenzio stampa, ma alcuni autorevoli organi di informazione italiani parlano di una pista sammarinese. Si tratterebbe di una indagine di qualche anno fa. Sembrerebbe – stando alle pochissime e non confermate indiscrezioni - che, qualche anno fa, attraverso l’ufficio postale che dirige il padre del bimbo rapito, siano transitate somme di denaro dirette sul Titano. Sulla provenienza di quel denaro una procura della Repubblica italiana avrebbe aperto, a suo tempo un’indagine ed inviato una rogatoria a San Marino, ipotizzando il reato di riciclaggio. Nella vicenda, Paolo Onofri – il padre del bimbo rapito - non avrebbe avuto un coinvolgimento penalmente rilevante, ma potrebbe essersi trovato in situazioni più grandi di lui e ora ne starebbe pagando le conseguenze.
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