L’ultima azione ieri sera, poco prima della chiusura. I quattro dipendenti stavano proprio per lasciare il luogo di lavoro, come ogni giorno, quando sull’uscio sono stati aggrediti da due uomini entrambi armati di pistola e col volto coperto da passamontagna, che li hanno spinti di nuovo all’interno del locale.
Avevano un atteggiamento aggressivo, non si esclude che abbiano usato anche le maniere forti. Uno aveva un accento del nord, l’altro del sud. Volevano le chiavi della cassaforte, ma queste se le era portate via il titolare della General Trade che se n’era andato poco prima. Così i due rapinatori hanno rinchiuso i dipendenti nel bagno e nel locale subito attiguo, e poi si sono dati da fare per racimolare qualcosa.
Alla fine hanno portato via solo 5-600 euro trovati in cassa, i 4 orologi da polso sottratti ai dipendenti, e tre telefoni cellulari. Un quarto telefonino era stato lasciato in un cappotto nel locale attiguo al bagno, e i malviventi non se ne sono accorti, ed è stato con quello che i quattro rinchiusi sono riusciti a chiamare il 113, verso le otto di sera.
Hanno atteso l’arrivo dei gendarmi per essere liberati, mentre i due si erano già dati alla fuga. In tre mesi è il terzo colpo alla General Trade.
Il primo alla fine di settembre, dalle modalità simili: due uomini incappucciati e armati avevano fatto irruzione poco prima della chiusura. Un mese dopo, il secondo colpo: era stato praticato un foro in un muro esterno e sono penetrati all’interno del magazzino di abbigliamento.
Avevano un atteggiamento aggressivo, non si esclude che abbiano usato anche le maniere forti. Uno aveva un accento del nord, l’altro del sud. Volevano le chiavi della cassaforte, ma queste se le era portate via il titolare della General Trade che se n’era andato poco prima. Così i due rapinatori hanno rinchiuso i dipendenti nel bagno e nel locale subito attiguo, e poi si sono dati da fare per racimolare qualcosa.
Alla fine hanno portato via solo 5-600 euro trovati in cassa, i 4 orologi da polso sottratti ai dipendenti, e tre telefoni cellulari. Un quarto telefonino era stato lasciato in un cappotto nel locale attiguo al bagno, e i malviventi non se ne sono accorti, ed è stato con quello che i quattro rinchiusi sono riusciti a chiamare il 113, verso le otto di sera.
Hanno atteso l’arrivo dei gendarmi per essere liberati, mentre i due si erano già dati alla fuga. In tre mesi è il terzo colpo alla General Trade.
Il primo alla fine di settembre, dalle modalità simili: due uomini incappucciati e armati avevano fatto irruzione poco prima della chiusura. Un mese dopo, il secondo colpo: era stato praticato un foro in un muro esterno e sono penetrati all’interno del magazzino di abbigliamento.
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