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Rapporto incidentalità stradale: numeri in crescita

Analisi relativa agli ultimi due quinquenni

14 mar 2025
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

156 incidenti, 198 feriti e un decesso. I dati del 2024 resi dal Rapporto, che esplicita da subito la metodologia. Sotto analisi, infatti, sono due quinquenni, per evitare distorsioni legate al basso numero di casi, e si considerano i sinistri rilevati dalle Forze dell'Ordine, e con feriti o decessi entro i 30 giorni. Numeri in aumento: 92 sinistri in più (+17.7%) sui cinque anni precedenti; così come in netta crescita sono i feriti, 165 in più (26,7%). In controtendenza il numero dei decessi, diminuiti del 50%, passando da 10 a 5 morti.

Peggiora la situazione sulla Superstrada con 20 incidenti e 39 feriti in più. E' l'arteria principale della Repubblica e mantiene costante la percentuale di sinistri (25,6%). Diminuisce invece il numero dei morti nel lungo tratto: un decesso nell'ultimo quinquennio; erano stati quattro tra il 2015 e il 2020. Per quanto riguarda la dinamica: prevale lo scontro frontale o laterale (40% dei casi), in lieve diminuzione l'investimento di pedoni.

Tra le cause: eccesso di velocità e guida distratta, quest'ultima in aumento. Seguono la mancata distanza di sicurezza, e la mancata precedenza (in calo). Il 6% dei sinistri avviene per alterazione psicofisica. Se luglio storicamente è il mese che conta più sinistri, negli ultimi 5 anni prevale, invece, settembre. Fascia oraria a maggiore incidenza al mattino, dalle 7 alle 13. Guardando ai feriti: in 8 casi su 10 (81,1%) è il conducente ad avere la peggio. In merito all'età: 2 su 10 hanno meno di 17 anni.

Il Castello più pericoloso è Serravalle (37,2%), quello più sicuro è Montegiardino (2,6%).

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