“Vendo causa regalo sgradito”. Sempre più diffusa la vendita on line dei doni natalizi poco apprezzati.
“Babbo Natale ha fatto quel che ha potuto, ma noi sappiamo che alle volte può sbagliarsi. In questo caso, nessun problema, continuate a sorridere: farete felice qualcun altro e scoprirete un modo molto semplice per guadagnare qualche soldo, con cui magari comperare un regalo su misura”.
È l’invito allettante che compare su alcuni portali d’aste per una pratica piuttosto diffusa e, pare, in crescita. I siti che permettono di riciclare i doni si sono infatti moltiplicati e fanno a gara tra banner e newsletter per aggiudicarsi la preferenza.
Almeno 88mila i regali sgraditi rivenduti, solo su e-Bay, secondo una ricerca condotta da Research International.
Ma gli oggetti indesiderati non vengono rivenduti solo su internet, pratica più diffusa tra gli uomini. Tra i sistemi più gettonati, non perde il proprio fascino quello più tradizionale: il riciclo per altre occasioni. Soluzione, quest’ultima, preferita più dalle donne, che sarebbero più propense anche alla beneficenza.
Sempre secondo la ricerca, nelle case degli italiani sarebbero arrivati almeno 25 milioni di oggetti che rimarranno inutilizzati, probabilmente accantonati per il 68%. La percentuale restante potrebbe finire in casa di chiunque, magari anche di chi l’ha donato.
“Babbo Natale ha fatto quel che ha potuto, ma noi sappiamo che alle volte può sbagliarsi. In questo caso, nessun problema, continuate a sorridere: farete felice qualcun altro e scoprirete un modo molto semplice per guadagnare qualche soldo, con cui magari comperare un regalo su misura”.
È l’invito allettante che compare su alcuni portali d’aste per una pratica piuttosto diffusa e, pare, in crescita. I siti che permettono di riciclare i doni si sono infatti moltiplicati e fanno a gara tra banner e newsletter per aggiudicarsi la preferenza.
Almeno 88mila i regali sgraditi rivenduti, solo su e-Bay, secondo una ricerca condotta da Research International.
Ma gli oggetti indesiderati non vengono rivenduti solo su internet, pratica più diffusa tra gli uomini. Tra i sistemi più gettonati, non perde il proprio fascino quello più tradizionale: il riciclo per altre occasioni. Soluzione, quest’ultima, preferita più dalle donne, che sarebbero più propense anche alla beneficenza.
Sempre secondo la ricerca, nelle case degli italiani sarebbero arrivati almeno 25 milioni di oggetti che rimarranno inutilizzati, probabilmente accantonati per il 68%. La percentuale restante potrebbe finire in casa di chiunque, magari anche di chi l’ha donato.
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