In attesa della nomina del nuovo Direttore Generale il cui nome – ha ribadito Roberto Ciavatta nelle scorse ore, sarà indicato dalla sua Segreteria - la guida dell'ISS va al Direttore Sanitario Sergio Rabini. Incarico che arriva in un periodo di tensioni, in cui si inserisce la lettera aperta di Ciavatta di ieri al Comitato Esecutivo, confermando rapporti usurati e difficoltà di dialogo. Nel frattempo, emergono nuovi dettagli della relazione inviata al Congresso di Stato dall'Ex DG, relazione che proprio ieri RF e Libera chiedevano di rendere pubblica. Sono accuse forti quelle della Bruschi ai colleghi del Comitato Esecutivo, le cui nomine sarebbero avvenute, secondo l'ex DG, su base fiduciaria per espressione della maggioranza, senza valutarne titoli o esperienza professionale pregressa in quei ruoli.
Dopo aver elencato attività svolte e progetti di sviluppo, affronta le ragioni delle sue dimissioni. Racconta di essere stata osteggiata, isolata nelle decisioni, di aver subito pressioni per una serie di interventi, come aumentare la tariffa oraria nelle guardie mediche, assumere un medico senza titoli ad un livello superiore, autorizzare ferie a più soggetti contemporaneamente e aspettative per motivi personali con disagi all'utenza, per poi attribuirle la responsabilità di non aver dato il via libera. Parla anche di richieste di deroga su atti del governo. Individua nell'avvio della campagna vaccinale il momento di rottura nel Comitato Esecutivo, per l'utilizzo improprio di dosi Pfizer a favore di conoscenti e colleghi. Nell'occasione – avrebbe rimarcato la Bruschi – fu la sola a firmare una richiesta di chiarimenti, senza che ne seguisse alcun richiamo. Infine, l'impressione della mancata condivisione sugli obiettivi strategici e l'assenza di una reale volontà di cambiamento. Da qui la decisione di andarsene, non sentendosi più sostenuta né da CE né dalla maggioranza nel processo di rilancio oggetto del suo mandato. Non manca, nella relazione, il ringraziamento al Segretario Ciavatta, per il sostegno, il continuo stimolo al cambiamento e per la fiducia a tutto il Comitato Esecutivo e ai professionisti dell'ISS.
Dura la replica del Direttore Generale ad interim Rabini e del Direttore Amministrativo Forcellini. “Taluni contenuti – scrivono - sono di competenza del Comitato Esecutivo al quale purtroppo non sono mai stati sottoposti dall’ex Direttore Generale. Rimarcano di non essersi mai sottratti al confronto, aggiungendo che alcune affermazioni non corrispondono al vero, e minano la loro onorabilità e professionalità, oltre a gettare discredito sulle Istituzioni sammarinesi preposte alla nomina nonché alla verifica della legittimità degli atti. Comunicano di aver incaricato i propri legali a tutela della propria onorabilità nonché di quella dell’Istituto che rappresentano, affinché sia ripristinata la verità dei fatti. I Direttori, da sammarinesi – concludono - non possono che avere a cuore l’Istituto per la Sicurezza Sociale, il sistema sanitario nazionale e sono totalmente al servizio del Paese, in un momento particolarmente difficile, con l’impegno di profondere il massimo sforzo nell’interesse della collettività. La salute – scrivono - è il bene primario che questo Comitato Esecutivo deve tutelare a prescindere da sterili polemiche che devono rimanere estranee.