Il concorso canoro intitolato a Renata Tebaldi si sdoppia, è la principale novità: da biennale diventa annuale, alternando il repertorio antico e barocco a quello operistico. Quest'anno tocca all'Opera. Edizione speciale la nona: ricorrono il ventennale della morte dell'amata soprano, il centenario pucciniano, e il primo anniversario del riconoscimento Unesco al canto lirico come Patrimonio immateriale dell'umanità. 157 domande di iscrizione da tutto il mondo, 40 i candidati ammessi alle fasi finali in presenza al Teatro Concordia di Borgo Maggiore. Domani le eliminatorie del contest, dopodomani le semifinali e il 20 dicembre la finale con il Concerto vincitori. A decidere una giuria di caratura internazionale, tecnica e critica.
"È un grande evento che la Fondazione Renata Tebaldi organizza ormai da tanti anni a questa parte - commenta Teodoro Lonfernini, segretario alla Cultura -. Hanno rinnovato, le istituzioni hanno continuato a investire nella memoria di Renata Tebaldi e la sua attività, alimentando quell'immensa cultura che è la musica lirica".
"Abbiamo spostato il concorso da settembre a dicembre proprio per l'anniversario dei 20 anni della scomparsa di Renata Tebaldi, che cade il 19 dicembre - spiega Barbara Andreini, Segretaria della Fondazione Renata Tebaldi -. L'opera italiana è il veicolo con cui la cultura italiana viaggia nel mondo ed è anche il veicolo che porta la lingua italiana nel mondo".
Diversi anche gli eventi collaterali: conferenze, concerti degli ex vincitori (19 dicembre) e una mostra, dal 18 dicembre, dedicata alla Tebaldi: passò gli ultimi 20 anni della sua vita sul Titano e fu lei a volere la nascita di un concorso dedicato ai giovani talenti. Lo sa bene il presidente della Fondazione a lei intitolata, che la conosceva personalmente. "Si diventa grandi solo lavorando molto - afferma Niksa Simetovic -. Grandi cantanti si diventa con i giusti geni e duro lavoro. Renata Tebaldi si preparava con una precisione incredibile e questo l'ha premiata".
Nel video le interviste a Teodoro Lonfernini (segretario alla Cultura), Barbara Andreini (Segretaria Fondazione Renata Tebaldi) e Niksa Simetovic (presidente Fondazione Renata Tebaldi)
