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Il reparto di fisioterapia dell’ospedale di Stato lamenta carenza di mezzi

19 mar 2007
L'ospedale di Stato
L'ospedale di Stato
Da un mese e mezzo la fisioterapia sta facendo fare gli straordinari all’unico laser ancora funzionante, chiamato a lavorare anche per l’altro apparecchio in dotazione, che si è guastato e che non è ancora stato sostituito.
Il primario, dottor Prioli, è comunque ottimista e spera che entro un paio di mesi al massimo il problema possa essere risolto: è stato inserito come priorità, nel budget, l’acquisto di due nuovi laser al costo di 10-12mila euro l’uno.
Già qualche mese fa la fisioterapia aveva chiesto di sostituire le due attrezzature, che non davano più garanzie di affidabilità come un tempo. E da quando uno dei due ha smesso di funzionare, l’intera attività era a rischio.
Tra l’altro il laser tratta non meno di 50 pazienti al giorno, poiché è una delle terapie più indicate dagli ortopedici per patologie di tipo muscolare, come strappi, contratture, dolori infiammatori.
Per evitare che, in questo mese, la lista d’attesa si allungasse a dismisura, di comune accordo con gli ortopedici sono state usate altre terapie, al posto del laser, che potessero comunque ottenere lo stesso effetto, come gli ultrasuoni.
“Quando saremo a regime – conclude il dottor Prioli – faremo un lavoro ottimale. Il che vuol dire non stare continuamente in apprensione, con la paura che la macchina si rompa da un momento all’altro, tanto da dover lasciare 30-40 pazienti a casa ogni giorno”.

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