Il Sole 24 Ore accusa San Marino di arroccarsi attorno al segreto bancario, e dalla Procura di Forlì spirano venti di tempesta da quando è giunta la notizia che il giudice delle appellazioni penali ha bloccato la rogatoria inviata dal pm forlivese Di Vizio, accogliendo così il ricorso che era stato presentato dalle parti interessate.
La rogatoria era già stata accolta solo parzialmente, si escludevano ad esempio reati quali appropriazione indebita e riciclaggio, ma anche le parti accolte sono state respinte in appello. Ora solo una cosa potrebbe accadere: che il procuratore del fisco facesse ulteriore ricorso al giudice per la terza istanza, Lamberto Emiliani. Ci sono dieci giorni di tempo.
Intanto il governo non vuole commentare quanto apparso sul Sole 24 Ore, il segretario agli Esteri Fiorenzo Stolfi si limita a far notare che “Non siamo una Repubblica arroccata, chiediamo solo che le questioni riguardanti due Stati non siano risolte per iniziative dei tribunali e delle singole Procure. Siamo disponibili – aggiunge – a discutere di tutto con l’Italia, e lo dimostrano i tanti tavoli di confronto aperti e i continui incontri che si susseguono, ma vogliamo affrontarli come tutti gli Stati, i cui rapporti sono regolati da convenzioni, attraverso le relazioni diplomatiche”.
La rogatoria era già stata accolta solo parzialmente, si escludevano ad esempio reati quali appropriazione indebita e riciclaggio, ma anche le parti accolte sono state respinte in appello. Ora solo una cosa potrebbe accadere: che il procuratore del fisco facesse ulteriore ricorso al giudice per la terza istanza, Lamberto Emiliani. Ci sono dieci giorni di tempo.
Intanto il governo non vuole commentare quanto apparso sul Sole 24 Ore, il segretario agli Esteri Fiorenzo Stolfi si limita a far notare che “Non siamo una Repubblica arroccata, chiediamo solo che le questioni riguardanti due Stati non siano risolte per iniziative dei tribunali e delle singole Procure. Siamo disponibili – aggiunge – a discutere di tutto con l’Italia, e lo dimostrano i tanti tavoli di confronto aperti e i continui incontri che si susseguono, ma vogliamo affrontarli come tutti gli Stati, i cui rapporti sono regolati da convenzioni, attraverso le relazioni diplomatiche”.
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