Logo San Marino RTV

Rifiuti: OasiVerde e Micologica contro l'Osservatorio

22 set 2014
Rifiuti: OasiVerde e Micologica contro l'OsservatorioRifiuti: OasiVerde e Micologica contro l'Osservatorio
Rifiuti: OasiVerde e Micologica contro l'Osservatorio - Le associazioni di volontariato all'interno dell'Osservatorio sui rifiuti tornano a ribadire alcuni...
Non riescono a trattenere il proprio malcontento OasiVerde e Micologica: senza indugio tornano a lamentare l'inerzia dell'Osservatorio sui rifiuti del quale fanno parte anche due loro membri, rispettivamente Alessandro Paoloni e Raniero Forcellini. Già all'inizio dell'anno avevano denunciato la tendenza dell'organismo a disattendere gli impegni presi per legge, critiche ribadite anche successivamente, in un documento datato 21 luglio. “L’Osservatorio – sostengono - non nasce per organizzare il solo "porta a porta", pur valido che sia, ma per creare un rinnovato sistema di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani che vede nella raccolta differenziata solo una piccola parte del processo. Per questo entro sei mesi l’Osservatorio avrebbe dovuto creare proposte da inserire in un nuovo Piano di gestione dei rifiuti”. E qui doveva rientrare, per Paoloni e Forcellini, anche la soluzione al problema dell'aumento dei costi iniziali della raccolta, tramite pianificazione e ottenimento di un ricavato dallo stesso materiale differenziato. “Invece – accusano - i rifiuti selezionati continuano ad essere gestiti dagli stessi privati che si occupano anche della raccolta e sono loro, quindi, a guadagnarci”. A ciò si collega un'altra criticità sollevata: la decisione dell'AASS di derogare la pianificazione a ditte esterne. Ne consegue un'amara considerazione: “Se ciò che avrebbe dovuto fare l’Osservatorio lo dovrà fare una ditta esterna – dichiarano - a cosa serve la nostra presenza in Osservatorio?” Malumori anche sulla gestione dell'umido a Gaviano: le Associazioni fanno sapere di aver già avanzato proposte che potrebbero evitare il ricorso a impianti enormi, impattanti e costosi: ma alla fine – lamentano - le scelte vengono prese all’interno del CdA dell’AASS senza possibilità di un vero confronto”.

sp

Riproduzione riservata ©