Rimini 10 Novembre 2007. Un ora e trenta dopo la chiusura dei cancelli dello stadio Romeo Neri. L’appuntamento con la violenza era a circa 15 chilometri. Spiaggia libera di Bellaria, una cinquantina gli ultrà del Rimini, altrettanti quelli cesenati. La colluttazione era appena iniziata quando sono entrati in azione gli uomini delle forze dell’ordine, dileguati in pochi secondi i facinorosi bianconeri che arrivavano da nord, bloccati invece alcuni ultrà del Rimini. Cinque i feriti, ragazzi di età compresa tra 19 e i 22 anni, che hanno fatto ricorso alle cure ospedaliere, da li poi successivamente intercettati e denunciati con l’accusa di associazione per delinquere di tipo eversivo. 4 sono di fede biancorossa, 1 è invece cesenate. Le perquisizioni nelle loro abitazioni, hanno portato al sequestro di un intero arsenale. Taglierini, tirapugni in acciaio, razzi da segnalazione per barche, gli stessi che due anni ad Ascoli ferirono una donna, e nel 1978, nel derby Roma–Lazio costatarono la vita a Vincenzo Paparelli. Ed ancora chiavi croce, passamontagna, catene, bastoni e un archivio, dove sono catalogati tutti gli articoli di giornali contenenti episodi di violenza.
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