Per un attimo la doppia distanza si annulla in un abbraccio e nella ludoteca tutto nuova i figli dei detenuti ritrovano il diritto all'affettività, pur nella ristrettezza dei tempi e degli spazi.
L'inaugurazione della sala e del giardino allestito con gazebo e giochi per rendere più sereno l'incontro diventa una festa ai Casetti. La forza del legame come riscatto, perché non si smette di essere genitori dietro le sbarre
Mentre le famiglie si ritrovano negli spazi nuovi, con le pareti disegnate dagli stessi detenuti, la Casa Circondariale riscopre la finalità rieducativa del periodo detentivo e mette in calendario i corsi scolastici o per acquisire nuove competenze: tirocini e stage da spalmare entro la fine dell'anno prossimo. Per i 107 detenuti, 54 dei quali stranieri, occasione di arricchimento personale e professionale anche se è il legame affettivo quello che fa la differenza per il riscatto dal vissuto di nostalgia e colpa. La vicinanza dell'amministrazione nella presenza del vice sindaco Gloria Lisi, che da operatrice ha conosciuto questa realtà e da assessore ai servizi sociali ha favorito il rapporto con gli operatori del Centro per la Famiglia
A tutti i bimbi è stato donato il libro “Un folletto per amico” scritto dall'assistente capo di Polizia penitenziaria Silvio Biondi e dall'educatore penitenziario Amedeo Blasi. In giochi e letture, nella ludoteca, saranno coinvolti una volta al mese da un'educatrice, insieme ai loro papà. Un po' per voltare pagina un po' per evitare che il mestiere più difficile del mondo, dietro alle sbarre, diventi impossibile.
Nel video l'intervista a Paolo Madonna, direttore Casa Circondariale Casetti di Rimini ed a Gloria Lisi, vicesindaco Comune di Rimini
L'inaugurazione della sala e del giardino allestito con gazebo e giochi per rendere più sereno l'incontro diventa una festa ai Casetti. La forza del legame come riscatto, perché non si smette di essere genitori dietro le sbarre
Mentre le famiglie si ritrovano negli spazi nuovi, con le pareti disegnate dagli stessi detenuti, la Casa Circondariale riscopre la finalità rieducativa del periodo detentivo e mette in calendario i corsi scolastici o per acquisire nuove competenze: tirocini e stage da spalmare entro la fine dell'anno prossimo. Per i 107 detenuti, 54 dei quali stranieri, occasione di arricchimento personale e professionale anche se è il legame affettivo quello che fa la differenza per il riscatto dal vissuto di nostalgia e colpa. La vicinanza dell'amministrazione nella presenza del vice sindaco Gloria Lisi, che da operatrice ha conosciuto questa realtà e da assessore ai servizi sociali ha favorito il rapporto con gli operatori del Centro per la Famiglia
A tutti i bimbi è stato donato il libro “Un folletto per amico” scritto dall'assistente capo di Polizia penitenziaria Silvio Biondi e dall'educatore penitenziario Amedeo Blasi. In giochi e letture, nella ludoteca, saranno coinvolti una volta al mese da un'educatrice, insieme ai loro papà. Un po' per voltare pagina un po' per evitare che il mestiere più difficile del mondo, dietro alle sbarre, diventi impossibile.
Nel video l'intervista a Paolo Madonna, direttore Casa Circondariale Casetti di Rimini ed a Gloria Lisi, vicesindaco Comune di Rimini
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