Sono i responsabili della rapina dello scorso 6 febbraio alla Banca Maltestiana. Due di loro entrarono nell’istituto di credito, mentre il terzo complice faceva da palo, all’esterno. Sotto la minaccia di cutter, si fecero consegnare 2600 euro.
I tre romani sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip Gengarelli, mentre si trovano in carcere a Livorno, per altri reati.
E’ invece dietro le sbarre a Modena il bolognese responsabile della rapina dello scorso 6 luglio alla filiale di via Vespucci dell’Unicredit. Entrò insieme ad un complice nell’agenzia, e minacciando i dipendenti con cutter e pistola semiautomatica riuscì a fuggire con un bottino di 27mila euro.
Il 28enne bolognese deve rispondere anche di porto d’armi e di ricettazione, visto che il mezzo sul quale riuscì a fuggire risultò rubato.
Proprio grazie alle impronte palmari lasciate sullo specchietto dello scooter è stato possibile individuare il pregiudicato, raggiunto dalla ordinanza di custodia in carcere, emessa sempre dal gip Gengarelli.
Un passo avanti nella repressione di un fenomeno che è una vera e propria piaga in territorio, quello delle rapine agli istituti di credito. I dati vedono l’Emilia-Romagna seconda solo alla Lombardia per numero di colpi in banca: in testa Bologna, seguono subito Ravenna e Rimini.
I tre romani sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip Gengarelli, mentre si trovano in carcere a Livorno, per altri reati.
E’ invece dietro le sbarre a Modena il bolognese responsabile della rapina dello scorso 6 luglio alla filiale di via Vespucci dell’Unicredit. Entrò insieme ad un complice nell’agenzia, e minacciando i dipendenti con cutter e pistola semiautomatica riuscì a fuggire con un bottino di 27mila euro.
Il 28enne bolognese deve rispondere anche di porto d’armi e di ricettazione, visto che il mezzo sul quale riuscì a fuggire risultò rubato.
Proprio grazie alle impronte palmari lasciate sullo specchietto dello scooter è stato possibile individuare il pregiudicato, raggiunto dalla ordinanza di custodia in carcere, emessa sempre dal gip Gengarelli.
Un passo avanti nella repressione di un fenomeno che è una vera e propria piaga in territorio, quello delle rapine agli istituti di credito. I dati vedono l’Emilia-Romagna seconda solo alla Lombardia per numero di colpi in banca: in testa Bologna, seguono subito Ravenna e Rimini.
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