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Rimini. Attesa per il pronunciamento del Tar sul ricorso di due locali interessati ai maxi canoni demaniali

18 giu 2011
I giudici del Tar si pronunceranno giovedì sul ricorso di due dei locali riminesi che si affacciano sul porto. Una sentenza attesa da numerosi altri gestori dell’area che in caso di decisione avversa si troverebbero costretti a pagare un canone di gran lunga più elevato di quelli del passato. Per uno di loro, ad esempio, si passerebbe dagli attuali mille e ottocento euro all’anno a 197 per due anni, il 2007 e il 2008. A rischio anche il Delfinarium, il cui canone di concessione demanlale salirebbe vertiginosamente. Non ci sta la Confcommercio, che si è subito schierata in favore dei gestori, preoccupata per gli effetti di quello che non esita a definire un salasso. “Il rischio - ha spiegato – e che quest’estate i ristoranti del porto siano costretti a chiudere”. Anche la CNA manifesta preoccupazione. Riconosce che i valori vadano aggiornati, per il futuro, ma le cifre vanno assolutamente riviste e riportate ai reali valori di mercato. Si chiede una legge quadro. In caso di rigetto da parte del Tar si annuncia un ricorso al Consiglo di Stato, ma i tempi si allungano e nell’attesa i canoni richiesti vano versati.

Sergio Barducci

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