"Lavorano i nonni e non lavorano i nipoti" così il Segretario della Cgil di Rimini Urbinati. Dopo i dati sulle morti bianche in Italia, una media di tre al giorno, da gennaio ad agosto, interviene la Cgil di Rimini molto dura con la legge Fornero alla quale imputa, oltre al blocco del turnover, anche un aumento del rischio nei luoghi di lavoro. A Rimini il 2,5 % della forza lavoro, oltre 3 mila persone, supera i 65 anni; 18mila lavoratori hanno tra i 55 e 64 anni. Giovedì dalle 17 a Rimini ci sarà un presidio unitario di tutte le sigle sindacali per chiedere al governo di cambiare passo ed adottare seri provvedimenti per gli esodati e per consentire l’opzione donna, cioè la possibilità di andare in pensione a 57 anni con 35 di contributi, come misura strutturale e senza penalizzazioni. Intanto si va avanti con il patto per il lavoro siglato tra regione Emilia Romagna e realtà locali che prevede nei prossimi 5 anni 15 miliardi da investire per la ripresa. Nel servizio in collegamento Graziano Urbinati, Segretario Cgil Rimini.
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