Da 4 anni se ne è andato, era il 2 novembre del 2007. “Un infaticabile apostolo della carità a favore degli ultimi e degli indifesi”: così lo ha definito Papa Benedetto XVI. Il vescovo Lambiasi parla di “un vero capolavoro firmato da Dio”. Don Oreste Benzi, la sua spiritualità, hanno segnato la storia della Rimini del dopoguerra. Al Teatro degli Atti, ieri sera, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha ricordato soprattutto il suo amore, il suo impegno per i giovani. “Bisogna fare avere loro un incontro simpatico con Cristo” – disse un giorno. Ma non si limitò alle parole, si diede subito da fare: don Oreste era fatto così. Individuò un terreno ad Alba di Canazei, iniziò a raccogliere fondi ovunque, anche negli Stati Uniti. Nel 1961 l’inaugurazione della “Casa Madonna delle Vette”, che per anni ospiterà centina di giovani riminesi. Don Aldo Amati, ed altri protagonisti delle varie fasi della storia della Casa, hanno ricordato l’originale approccio educativo e pastorale di Don Oreste, nei confronti degli adolescenti. Nella struttura sulle Dolomiti, nel ’68, anche un evento che rappresenterà una svolta nell’azione di Don Benzi: il campeggio nel quale portò in vacanza un gruppo di ragazzi disabili. Per quei tempi un’assoluta novità. Da qui nascerà l’impegno della Papa Giovanni verso gli ultimi. Nel corso dell’incontro la presentazione del libro di Riccardo Ghinelli dal titolo “Un incontro simpatico – Don Oreste e Casa Madonna delle Vette”.
Le iniziative per ricordare il fondatore della Papa Giovanni XXIII – a 4 anni dalla morte – proseguiranno domani: alle 14.30 un ritrovo al cimitero di Rimini, per commemorare i bambini morti prima di nascere; alle 20.30 il vescovo Luigi Negri celebrerà una Santa Messa presso la parrocchia “La Resurrezione”.
Le iniziative per ricordare il fondatore della Papa Giovanni XXIII – a 4 anni dalla morte – proseguiranno domani: alle 14.30 un ritrovo al cimitero di Rimini, per commemorare i bambini morti prima di nascere; alle 20.30 il vescovo Luigi Negri celebrerà una Santa Messa presso la parrocchia “La Resurrezione”.
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