Ricorderete il caso dell'albergatore riminese che alcune settimane fa aveva negato l'accesso a una donna non vedente nel proprio hotel perché accompagnata dal suo cane guida. La vicenda è stata segnalata anche in Procura. All'uomo ora è stata notificata una multa di 883 euro per il suo rifiuto. L'albergatore si era giustificato dicendo che nella sua struttura non sono ammessi animali. Ma la legge stabilisce che i cani guida per non vedenti debbano essere accettati ovunque. Dopo la multa, la replica dell'amministratore dell'albergo di Rimini non si è fatta attendere. "La scelta aziendale di non accettare animali, lungi dal voler rappresentare una qualche forma di discriminazione nei confronti di ipovedenti, è finalizzata unicamente – precisa Mauro D'Amico - alla tutela di soggetti altrettanto deboli che, per asma, allergie o fobie, chiedono di poter esercitare il proprio diritto a soggiornare in una struttura priva di animali". Domenica tra l'altro, l'associazione Blindsight project aveva organizzato un flash dog proprio davanti all'albergo, il Saint Gregory's Park di San Giuliano, per sensibilizzare e manifestare dissenso verso il comportamento dell'albergatore.
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