Per l'uomo, il 36enne Alessandro Doto, sono stati chiesti 30 anni: il massimo della pena prevista dal giudizio per rito abbreviato.
Il processo è formalmente concluso, dopo la discussione finale, questa mattina, di parti civili e difesa. Ma il pm, Paola Bonetti, ha chiesto di poter replicare alle conclusioni della difesa. Il dibattimento è cominciato l'11 marzo scorso.
La difesa ha chiesto la non imputabilità, per vizio totale di mente.
Opposta la tesi delle parti civili, secondo cui l'uomo è perfettamente capace di intendere e di volere. In mezzo la perizia del perito nominato dal tribunale, che parla di vizio parziale di mente. La sentenza è prevista per oggi.
Il processo è formalmente concluso, dopo la discussione finale, questa mattina, di parti civili e difesa. Ma il pm, Paola Bonetti, ha chiesto di poter replicare alle conclusioni della difesa. Il dibattimento è cominciato l'11 marzo scorso.
La difesa ha chiesto la non imputabilità, per vizio totale di mente.
Opposta la tesi delle parti civili, secondo cui l'uomo è perfettamente capace di intendere e di volere. In mezzo la perizia del perito nominato dal tribunale, che parla di vizio parziale di mente. La sentenza è prevista per oggi.
Riproduzione riservata ©