Vedendoli in sella alle mountain bike, con i bermuda, le scarpe da tennis e il caschetto di protezione, possono essere scambiati per vacanzieri amanti dello sport. Del resto il loro obiettivo è quello di garantire la sicurezza stabilendo un rapporto privilegiato con cittadini e turisti. I ciclisti in divisa lavorano a coppie e come nei telefilm americani, controllano gli arenili, camminano tra gli ombrelloni e intervengono in casi di difficoltà. Ogni giorno, in barba al caldo asfissiante, macinano decine e decine di chilometri. La loro presenza è un deterrente per i piccoli criminali e i venditori ambulanti. Da quando hanno iniziato la loro attività, il numero di reati è calato. Dal primo luglio hanno sequestrato decine di migliaia di euro in materiale contraffatto. Rimini è stata la seconda questura d’Italia, dopo Ravenna, ad avere inaugurato il progetto. Oltre a rendere la spiaggia più tranquilla e protetta, i poliziotti in bici stanno abbattendo la percezione dell’insicurezza, dando ai cittadini l’idea di essere seguiti, che il territorio è sotto controllo. E i bagnanti sembrano apprezzare. Per instaurare con la gente un clima di sempre maggiore fiducia, il personale della squadra nautica ha dato vita ad una serie di iniziative, come quella di distribuire ai bambini gadget della polizia di stato. E’ l’aspetto di questo servizio, che fa del contatto con la gente e della prevenzione i suoi punti di forza.
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