Proseguono le indagini sull’omicidio di Alvaro Semprini, avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì scorso. Le tracce di sangue lasciate dall’assassino, assieme ad altri reperti trovati sul luogo del delitto, probabilmente consentiranno di risalire al Dna dell’omicida. E’ questa ora la pista principale seguita dalla Questura di Rimini e dalla Pm Paola Bonetti che, se avesse uno o più sospettati, potrebbe confrontare il Dna. Oltre a ciò, resta aperta la traccia legata ai tabulati del cellulare di Semprini, per risalire alle ultime chiamate fatte e ricevute. A differenza di ciò che era emerso in un primo momento inoltre, pare che la vittima, di 55 anni trovata nel salotto di casa col cranio fracassato da due vasi di fiori e un soprammobile, conducesse una vita molto riservata, ed usciva poco. Sembra abbia atteso in casa il suo assassino il quale, e questo è uno dei misteri che gli inquirenti non sanno ancora spiegarsi, è riuscito finora a far perdere ogni traccia di sé. Intanto non è ancora stata fissata la data dei funerali, forse si saprà lunedì.
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