Poteva fare una strage. L’hanno inseguito per oltre un’ora, lanciato nella nebbia a 190 all'ora in A14, da Rimini nord a Rimini sud, contromano. In fuga, dopo aver eluso un posto di blocco a San Vito. Si sente braccato, fa una brusca inversione, esce dall’autostrada, dopo aver quasi divelto la sbarra al casello, si immette sulla consolare, sempre a tutta velocità e, ancora una volta, contromano. Diverse pattuglie, allertate, lo attendono. E’ il panico. La Marea fa un testacoda, più volte rischia di urtare frontalmente con le altre auto, nella folle corsa sperona anche un mezzo dell’Arma e per un pelo non investe un militare che fa fuoco verso le gomme dell’auto. A fermare la station wagon sarà invece lo scontro frontale con una Ford, che si immetteva in superstrada, all’altezza della sede Hera. Sono ormai le 8 di sera. A bordo è una famiglia di Coriano, una donna resta ferita, non è grave. Ma la fuga prosegue, questa volta a piedi: in tre escono dall’auto e scappano nei campi. Il conducente verrà trovato, nascosto in un canneto: è un nomade riminese di 38 anni. Con lui il figlio minorenne e un altro uomo, ancora ricercato. Già noto alle forze dell’ordine per precedenti, il nomade è agli arresti con l’accusa, fra le altre, di tentato omicidio. Nel video le immagini
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