Il tribunale del Riesame di Bologna ha respinto il ricorso contro l’ordinanza che aveva disposto gli arresti domiciliari per cinque degli indagati. “Aspetteremo le motivazioni e poi ricorreremo in Cassazione - hanno spiegato i difensori rispettivamente del tenente colonnello della Guardia di Finanza, Massimiliano Parpiglia, e del maresciallo, Felice Curcio - avevamo chiesto la revoca della misura, perché non c’è la possibilità di inquinamento probatorio e non ci sono esigenze cautelari”. Nessun commento invece dalla difesa del tenente colonnello Enzo Digiovanni, 45 anni. L’altro maresciallo indagato è Luigi Giannetti. I quattro finanzieri sono accusati di aver ricevuto denaro in cambio di una verifica fiscale “addomesticata”. Respinto anche il ricorso presentato da uno degli amministratori della società, Alberto Carati.
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