È ormai una certezza il futuro aumento delle bollette a San Marino: la richiesta avanzata dall'AASS all'Authority per i servizi pubblici ed energia parlerebbe di un aumento pari al 40% per gas ed acqua e 45% per l'energia elettrica. Sul tema interviene la CDLS: “Serve quanto prima un approfondito confronto con il Governo – evidenzia il Segretario Generale Gianluca Montanari – e non può limitari a una presa d'atto da parte degli organismi tecnici”.
“Se da un lato è vero che le tariffe delle utenze sono ferme ormai da molti anni, ma non certo per colpa degli utenti – aggiunge – è anche vero che sorgono spontanee alcune domande. Come mai l'AASS, dopo aver conseguito per molti anni bilanci positivi grazie all’intermediazione energetica, non ha messo a riserve questi proventi in maniera di calmierare i possibili futuri aumenti? E perché – aggiunge - non sono stati effettuati da AASS acquisti differiti di energia in momenti in cui i prezzi sui mercati erano più bassi?”. I mega rincari paventati per le bollette – sottolinea Montanari - è uno dei temi caldi al centro dell’attenzione delle parti sociali e delle famiglie sammarinesi.
Le percentuali in gioco, inevitabilmente, metteranno in difficoltà i bilanci di moltissimi nuclei familiari ed, in particolare, di quelli più numerosi, delle giovani coppie, dei monoreddito e dei pensionati con pensioni medio-basse. CDLS che parla anche dell'incontro avuto con Marco Affronte, presidente dell'Authority per i servizi pubblici e l'energia: “È stato un confronto molto apprezzato – spiega il sindacato - che ha permesso di portare a conoscenza dell’autorità regolatoria delle tariffe le posizioni del sindacato e delle associazioni dei consumatori”.