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Rischio truffe on-line anche a San Marino

1 giu 2007
Utente del Web
Utente del Web
Il web non conosce confini e anche i cittadini del Titano non sono immuni dal pericolo della truffa via internet: versione tecnologicamente aggiornata del tradizionale bidone. “In questi ultimi tempi - fanno sapere dalla Gendarmeria – denunce non ce ne sono state, ma segnalazioni… quelle si, a decine”. Anziani che si son visti recapitare bollette stellari per il collegamento a chat di cui non conoscono neppure l’esistenza; mail nelle quali si legge di aver vinto altissimi premi in denaro, con l’avvertenza di lasciare dati personali prima del ritiro della somma. Tutte situazioni dalle quali è bene stare alla larga a prescindere.
“In questo momento – avverte Gianluigi Giardinieri, dell’Asdico – è la posta elettronica il vero pericolo”. Una delle truffe più classiche, anche a San Marino, è quella che – in gergo – viene detta “nigeriana”. Arriva una mail scritta in inglese; il mittente risulta essere una persona africana che dice di avere la disponibilità di milioni di euro ma di essere perseguitata dal Governo. E qui scatta l’inganno: in cambio di una cifra appetibile, vengono chieste le proprie coordinate bancarie per fare transitare la cifra su un conto europeo. Naturalmente è tutto falso, ma c’è chi ci casca.
Più pericolose quelle mail simili in tutto e per tutto a quelle di grandi istuti di credito o delle Poste. In seguito a presunti problemi informatici viene chiesto di reimputare dati del proprio conto corrente e altre informazioni sensibili. All’origine di tutto vi sono gruppi di delinquenti che spesso usano queste informazioni per transazioni su carte di credito. Giardinieri invita a diffidare da qualunque richiesta avanzata su internet. Gli istituti di credito sammarinesi – ma anche italiani – non chiedono mai queste cose via web. Per le transazioni on-line usare sempre connessioni crittografate e controllare che il sito sia serio e dotato dei necessari sistemi di sicurezza. Se ci sono dubbi rivolgersi subito alle forze dell’ordine.

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