Da tempo la gendarmeria ha individuato, grazie alle telecamere della videosorveglianza, i protagonisti dell’episodio. Da una relazione consegnata al magistrato inquirente spunta però una novità: il 41enne residente a Rimini ma di origine bosniache, commerciante di auto, è stato coinvolto in passato nella finta esecuzione in villa a Rimini, il 14 marzo del 2010. Una azione che doveva fare capire al bosniaco che i debiti di gioco si pagano. Ed è sulla sua figura che si concentrano ore le indagini. L’ipotesi di reato, per quello che è successo a Rovereta, oscillano dalla rissa all’aggressione al tentato omicidio, per aver tentato di strangolare il sammarinese. Resta da capire il motivo che ha scatenato il diverbio.
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