Arriva dall’Argentina la notizia del ritrovamento dei resti del cetaceo più antico del mondo grazie al lavoro di ricerca portato avanti da scienziati argentini e svedesi nell'isola di Marambio, a Nord-Est della penisola antartica. Dopo dinosauri, pinguini giganti e pesci ossei, la preziosa area, vero tesoro per i paleontologi, restituisce il fossile di 49 milioni di anni, antenato di balene e delfini.
I pezzi trovati sono una mandibola di 60 centimetri con un dente ancora nella posizione corretta e frammenti di altri denti, reperti che contengono le principali informazioni sulle origini dell'animale.
Dalle prime indagini sui resti emerge che con grande probabilità la transizione alla vita marina sia avvenuta molto prima di quanto si fosse supposto fino ad oggi.
I pezzi trovati sono una mandibola di 60 centimetri con un dente ancora nella posizione corretta e frammenti di altri denti, reperti che contengono le principali informazioni sulle origini dell'animale.
Dalle prime indagini sui resti emerge che con grande probabilità la transizione alla vita marina sia avvenuta molto prima di quanto si fosse supposto fino ad oggi.
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