Brutto fatto di cronaca ieri pomeriggio nell’area di servizio Montefeltro Est a Riccione sulla A14.
L’addetta ai bagni femminili ha ritrovato un feto abbandonato, presumibilmente di 3 o 4 mesi, accanto una tuta e un paio di slip sporchi.
Dietro i fatti forse una storia di disagio, dolore, probabilmente aggravata da condizioni economiche estremamente difficili che ha portato una donna ad abbandonare un feto, forse il proprio forse di un’altra, in un anonimo bagno di un ancor più anonimo autogrill.
Sarà l’autopsia a chiarire quanti mesi aveva la piccola creatura e se esiste reato di aborto procurato o se invece si è svolto in modo naturale.
Dopo il ritrovamento sul posto sono intervenuti la polizia autostradale di Forlì, la squadra mobile di Rimini e un medico legale che ha certificato la morte del feto. Immediatamente avvisato il pubblico ministero di turno, del tribunale di Rimini, Marilù Gattelli, ha nominato un consulente tecnico e ordinato l’esame legale sulla piccola salma per stabilire, appunto, l’esistenza o meno di un reato.
Sono stati inoltre consegnati agli investigatori i filmati che ritraggono le persone entrate o uscite dall’area di servizio e dai bagni. In particolare si cerca di individuare la donna entrata nell’area di servizio con una tuta ed uscita con altri tipi di indumenti. Stando alle prime indiscrezioni nelle registrazioni gli investigatori avrebbero individuato uno donna, sembra accompagnata, ma le indagini non si presentano semplici in considerazione della difficoltà di dare un nome ad un volto.
L’addetta ai bagni femminili ha ritrovato un feto abbandonato, presumibilmente di 3 o 4 mesi, accanto una tuta e un paio di slip sporchi.
Dietro i fatti forse una storia di disagio, dolore, probabilmente aggravata da condizioni economiche estremamente difficili che ha portato una donna ad abbandonare un feto, forse il proprio forse di un’altra, in un anonimo bagno di un ancor più anonimo autogrill.
Sarà l’autopsia a chiarire quanti mesi aveva la piccola creatura e se esiste reato di aborto procurato o se invece si è svolto in modo naturale.
Dopo il ritrovamento sul posto sono intervenuti la polizia autostradale di Forlì, la squadra mobile di Rimini e un medico legale che ha certificato la morte del feto. Immediatamente avvisato il pubblico ministero di turno, del tribunale di Rimini, Marilù Gattelli, ha nominato un consulente tecnico e ordinato l’esame legale sulla piccola salma per stabilire, appunto, l’esistenza o meno di un reato.
Sono stati inoltre consegnati agli investigatori i filmati che ritraggono le persone entrate o uscite dall’area di servizio e dai bagni. In particolare si cerca di individuare la donna entrata nell’area di servizio con una tuta ed uscita con altri tipi di indumenti. Stando alle prime indiscrezioni nelle registrazioni gli investigatori avrebbero individuato uno donna, sembra accompagnata, ma le indagini non si presentano semplici in considerazione della difficoltà di dare un nome ad un volto.
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