E’ passata in carico al direttore amministrativo, Roberta Mularoni, la gestione della sanità sammarinese dopo le dimissioni di Alfeo Montesi presentate ieri.
Il direttore generale dell’ISS le ha consegnate nelle mani del Segretario di Stato alla Sanità dopo il colloquio di venerdì scorso, quando Berardi aveva convocato nel proprio studio il massimo responsabile gestionale della struttura ospedaliera per un confronto sui punti critici della sanità, dopo l’episodio della sala operatoria. Presenti anche altri esponenti del Congresso di Stato.
A Montesi sono stati contestati principalmente ritardi e uno stato di conflittualità generale, unito ad un cattivo rapporto con la struttura. Un dialogo che stando alle indiscrezioni sarebbe stato segnato da toni franchi ma rimasto nel solco della serenità.
Dopo un fine settimana di riflessione Montesi, visti anche gli orientamenti già annunciati dal Governo, ha fatto la prima mossa e rassegnato le sue dimissioni. Ne discuterà lunedì prossimo il Congresso di Stato, che pare comunque già deciso di accettarle. Sempre nella seduta di inizio settimana, il Segretario alla Sanità potrebbe portare il nome del successore di Montesi nell’incarico di Direttore Generale.
Intanto alla guida subentra temporaneamente Roberta Mularoni, anche se già il Direttore amministrativo ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico. Questo in conseguenza della decisione di Alfeo Montesi di godere fin da subito di un periodo di ferie arretrate. Per effetto, infatti, delle norme di legge in materia, in caso di assenza non programmata del Direttore generale la responsabilità passa al direttore amministrativo che, anche se dimissionario, resta in carica fino a quando non avverrà la sua sostituzione. L’articolo 15 della legge 165 del 2004, infatti, stabilisce che nel caso di dimissioni volontarie, i membri restano in carica sino alla loro sostituzione da parte del Congresso di Stato.
Il direttore generale dell’ISS le ha consegnate nelle mani del Segretario di Stato alla Sanità dopo il colloquio di venerdì scorso, quando Berardi aveva convocato nel proprio studio il massimo responsabile gestionale della struttura ospedaliera per un confronto sui punti critici della sanità, dopo l’episodio della sala operatoria. Presenti anche altri esponenti del Congresso di Stato.
A Montesi sono stati contestati principalmente ritardi e uno stato di conflittualità generale, unito ad un cattivo rapporto con la struttura. Un dialogo che stando alle indiscrezioni sarebbe stato segnato da toni franchi ma rimasto nel solco della serenità.
Dopo un fine settimana di riflessione Montesi, visti anche gli orientamenti già annunciati dal Governo, ha fatto la prima mossa e rassegnato le sue dimissioni. Ne discuterà lunedì prossimo il Congresso di Stato, che pare comunque già deciso di accettarle. Sempre nella seduta di inizio settimana, il Segretario alla Sanità potrebbe portare il nome del successore di Montesi nell’incarico di Direttore Generale.
Intanto alla guida subentra temporaneamente Roberta Mularoni, anche se già il Direttore amministrativo ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico. Questo in conseguenza della decisione di Alfeo Montesi di godere fin da subito di un periodo di ferie arretrate. Per effetto, infatti, delle norme di legge in materia, in caso di assenza non programmata del Direttore generale la responsabilità passa al direttore amministrativo che, anche se dimissionario, resta in carica fino a quando non avverrà la sua sostituzione. L’articolo 15 della legge 165 del 2004, infatti, stabilisce che nel caso di dimissioni volontarie, i membri restano in carica sino alla loro sostituzione da parte del Congresso di Stato.
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