Sabato Roma sarà una città totalmente blindata per le celebrazioni del 25 marzo, i 60 anni della firma dei Trattati europei. Non mancheranno manifestazioni e cortei, pro e contro Europa, vediamo.
Sono 4 i cortei autorizzati, due i sit-in, per un totale di almeno 30mila persone che si ritroveranno in piazza, e 3mila uomini delle forze dell'ordine in campo.
Da giovedì 23 marzo già attive 100 telecamere in più per la sicurezza in città, dislocate nelle due zone di massima sicurezza e in quelle dei cortei. Non ci sarà una zona rossa, ma un'area blu, l'eurozona, com'è stata battezzata, che abbraccerà tutto il Campidoglio, dove si ritroveranno le delegazioni dei 40 capi di Stato e di governo provenienti da tutta Europa, per ridare vita alle storiche firme del 25 marzo 1957 nella sala Orazi e Curiazi, i cui lavori di restauro sono terminati giusto in tempo.
L'area blu comprenderà piazza Venezia fino ai Fori Imperiali. Sarà presidiata già dal 24 marzo, poi dalla mezzanotte chiusura del traffico veicolare e pedonale per le bonifiche.
La zona verde invece, area cuscinetto, è quella attorno al Quirinale, da via Nazionale fino a piazza della Repubblica e via del Corso lungo via del Tritone. Non sarà chiusa al traffico, ma i controlli avverranno in 18 varchi di accesso, presidiati dalla polizia.
I cortei autorizzati saranno 4. La mattina il Movimento federalista europeo si ritroverà, al Colosseo, insieme al corteo di Nostra Europa: 6.500 persone in totale, secondo le stime della Questura. Nel pomeriggio, il corteo che si prevede più partecipato, almeno da 8.000 persone, “Euro Stop”, che arriverà alla Bocca della Verità. Questo degli antieuropeisti sarà anche il corteo, per gli esperti, più a rischio di infiltrazioni.
Alle 15 partirà anche il corteo di Azione Nazionale. Due le manifestazioni statiche, una promossa da Fratelli d'Italia, l'altra dal Partito Comunista. Ma ci saranno anche Medici Senza Frontiere, che si ritroveranno davanti a Castel Sant'Angelo per dire “No ai muri, no ai blocchi, no agli accordi disumani”.
Francesca Biliotti
Sono 4 i cortei autorizzati, due i sit-in, per un totale di almeno 30mila persone che si ritroveranno in piazza, e 3mila uomini delle forze dell'ordine in campo.
Da giovedì 23 marzo già attive 100 telecamere in più per la sicurezza in città, dislocate nelle due zone di massima sicurezza e in quelle dei cortei. Non ci sarà una zona rossa, ma un'area blu, l'eurozona, com'è stata battezzata, che abbraccerà tutto il Campidoglio, dove si ritroveranno le delegazioni dei 40 capi di Stato e di governo provenienti da tutta Europa, per ridare vita alle storiche firme del 25 marzo 1957 nella sala Orazi e Curiazi, i cui lavori di restauro sono terminati giusto in tempo.
L'area blu comprenderà piazza Venezia fino ai Fori Imperiali. Sarà presidiata già dal 24 marzo, poi dalla mezzanotte chiusura del traffico veicolare e pedonale per le bonifiche.
La zona verde invece, area cuscinetto, è quella attorno al Quirinale, da via Nazionale fino a piazza della Repubblica e via del Corso lungo via del Tritone. Non sarà chiusa al traffico, ma i controlli avverranno in 18 varchi di accesso, presidiati dalla polizia.
I cortei autorizzati saranno 4. La mattina il Movimento federalista europeo si ritroverà, al Colosseo, insieme al corteo di Nostra Europa: 6.500 persone in totale, secondo le stime della Questura. Nel pomeriggio, il corteo che si prevede più partecipato, almeno da 8.000 persone, “Euro Stop”, che arriverà alla Bocca della Verità. Questo degli antieuropeisti sarà anche il corteo, per gli esperti, più a rischio di infiltrazioni.
Alle 15 partirà anche il corteo di Azione Nazionale. Due le manifestazioni statiche, una promossa da Fratelli d'Italia, l'altra dal Partito Comunista. Ma ci saranno anche Medici Senza Frontiere, che si ritroveranno davanti a Castel Sant'Angelo per dire “No ai muri, no ai blocchi, no agli accordi disumani”.
Francesca Biliotti
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