“San Marino sostiene con forza le missioni dell’Osce per l’inteso e meticoloso lavoro di osservazione e di sostegno agli Stati e alle popolazioni, nel lento cammino verso la democrazia”. Così il segretario di Stato alla Pubblica Istruzione, Romeo Morri, ha portato il saluto della Repubblica al settimo vertice dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, a 11 anni da quello celebrato a Istanbul. Obiettivo fondamentale di questo summit, ''la costituzione di uno spazio unico di sicurezza dall'Atlantico al Pacifico, dall'Oceano Artico all'Oceano Indiano'', come ha detto aprendo i lavori il presidente del Kazakistan, Nursultann Nazarbayev. Qui ad Astana i grandi della terra si confrontano per ricercare le condizioni migliori per la distensione globale. In cima all’agenda del vertice c‘è l’Afghanistan, e il suo conflitto. “Il ruolo dell’Organizzazione potrà essere fondamentale – ha detto il Segretario di Stato americano Hillary Clinton - per combattere il narcotraffico, migliorare la sicurezza nelle aree di frontiera, e contribuire allo sviluppo delle istituzioni nazionali. Il presidente russo Medvedev ha raccomandato il rilancio dell'Osce per respingere “l'uso della forza militare”. Il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha messo in guardia da ''minacce esterne che travalicano i confini dei singoli Stati: il terrorismo, il crimine organizzato, gli attacchi informatici, la tratta degli esseri umani, il traffico internazionale di droga”. “L’Osce – ha dichiarato nel suo intervento il segretario Morri – deve continuare ad essere il forum in cui il confronto e il dialogo siano uno stimolo per costruire una comunità di pace e di sicurezza”. Domani la conclusione dei lavori con l'adozione di una dichiarazione e di un piano d'azione per il futuro.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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