Salgono a quasi 6 milioni le risorse messe a disposizione dopo il crollo del febbraio 2014 del versante nord della Rupe di San Leo, grazie ai 4 milioni stanziati dalla Regione a cui si aggiungono le sette opere urgenti già portate a termine per un totale di oltre 1 milione 800 mila euro.
Ad annunciarlo il sindaco di San Leo Mauro Guerra che presenta i lavori effettuati e quelli in cantieri.
Affrontare la situazione delle famiglie evacuate, monitorare la rupe e mettere in sicurezza il versante crollato, le priorità del Comune.
"A quattro anni dall'emergenza il nostro impegno non si è mai fermato" dice l'Assessore all'Ambiente Emilia-Romagna Paola Gazzolo, che ha anche sottolineato l'importanza della collaborazione con San Marino, definito preziosissimo partner in tutte le situazioni di emergenza.
Presente anche il geologo Claudio Corrado Lucente che ha illustrato i primi interventi eseguiti dopo il crollo e gli scenari di rischio.
Le risorse saranno investite per il consolidamento della parete est e per intervenire sulla parete sud. Il primo cantiere prenderà il via entro l'estate, mentre il secondo è in fase di avanzamento e i lavori saranno comunque assegnati entro l'anno.
Per quanto riguarda i rischi "ad oggi non ce ne sono – dichiara l'ingegnere Mauro Vannoni – abbiamo un sistema di monitoraggio di analisi e controllo delle fratture h24 e le situazioni più esposte sono state sistemate". Ancora un area interdetta, ma "vogliamo raggiungere – spiega l'ingegnere Sanzio Sammarini - un livello di consolidamento certo del tornante, ovvero l'ultima parte che permetterà di tornare alla situazione di pre-crollo, con l'obiettivo di riconsentire il libero accesso veicolare in Fortezza, ripristinando così l'accessibilità del territorio".
Nel video l'intervista al Capo Protezione Civile Fabio Berardi, l'ingegnere Mauro Vannoni e il deputato PD Tiziano Arlotti.
Silvia Sacchi
Ad annunciarlo il sindaco di San Leo Mauro Guerra che presenta i lavori effettuati e quelli in cantieri.
Affrontare la situazione delle famiglie evacuate, monitorare la rupe e mettere in sicurezza il versante crollato, le priorità del Comune.
"A quattro anni dall'emergenza il nostro impegno non si è mai fermato" dice l'Assessore all'Ambiente Emilia-Romagna Paola Gazzolo, che ha anche sottolineato l'importanza della collaborazione con San Marino, definito preziosissimo partner in tutte le situazioni di emergenza.
Presente anche il geologo Claudio Corrado Lucente che ha illustrato i primi interventi eseguiti dopo il crollo e gli scenari di rischio.
Le risorse saranno investite per il consolidamento della parete est e per intervenire sulla parete sud. Il primo cantiere prenderà il via entro l'estate, mentre il secondo è in fase di avanzamento e i lavori saranno comunque assegnati entro l'anno.
Per quanto riguarda i rischi "ad oggi non ce ne sono – dichiara l'ingegnere Mauro Vannoni – abbiamo un sistema di monitoraggio di analisi e controllo delle fratture h24 e le situazioni più esposte sono state sistemate". Ancora un area interdetta, ma "vogliamo raggiungere – spiega l'ingegnere Sanzio Sammarini - un livello di consolidamento certo del tornante, ovvero l'ultima parte che permetterà di tornare alla situazione di pre-crollo, con l'obiettivo di riconsentire il libero accesso veicolare in Fortezza, ripristinando così l'accessibilità del territorio".
Nel video l'intervista al Capo Protezione Civile Fabio Berardi, l'ingegnere Mauro Vannoni e il deputato PD Tiziano Arlotti.
Silvia Sacchi
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